Il 2024 porta con sé una fresca esplosione di colori nel mondo dell’arredamento. Il design d’interni abbraccia la vivacità e l’individualità. E i colori sono il mezzo per farlo. Il GIALLO, ambasciatore di luce e gioia, porta una luminosità solare negli interni. Il BLU, colore intramontabile, ma nel 2024 emerge in nuove sfumature. Dalla serenità del blu cielo, a quella profonda dell’oceano, conferisce ai tuoi spazi una sensazione di calma e stabilità. Con il ROSSO si aggiunge un tocco audace alla tua casa, stimolando passione e vitalità. Portando una sensazione di natura in casa, il VERDE in tutte le sue sfumature, dal verde acceso al muschio, riempie gli interni di freschezza. L’eleganza senza tempo del NERO, il colore ideale per creare contrasti e enfatizzare altri colori. Infine, non possono mancare i colori TERRACOTTA e ARANCIONE perfetti per creare un’atmosfera accogliente e autentica. Scegli i colori che rispecchiano il tuo stile, trasforma la tua casa in uno spazio unico con 2c Arredamenti.
Le Tendenze del Design
Al via la 61° edizione del Salone del Mobile. A Milano, design, cultura, sostenibilità e innovazione saranno i protagonisti di un palcoscenico internazionale. La kermesse si terrà dal 18 al 23 aprile alla Fiera di Milano a Rho. Ci saranno 1.962 espositori, di cui 550 giovani talenti e 27 scuole di design. Nella 61° edizione la fiera internazionale del mobile si rifà il look.
L’esposizione sarà su un unico piano, in modo da facilitare le visite. Contemporaneamente al Salone del Mobile tornano la Biennale Euroluce, Workplace3.0, S.Project, Il Salone Satellite, Il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo. Il Concept protagonista di Euroluce, arrivata alla 31° edizione sarà “The city of Lights”, da cui prende ispirazione anche il programma culturale .
Un progetto sviluppato nei grandi ambienti dedicati ad Euroluce, con una grande piazza e arena creata da Formafantasma, Aurore. Un luogo di ispirazione e di confronti, in cui avranno luogo diversi talk.
La filosofia cardine del Salone del Mobile 2023 sarà la sostenibilità ambientale. Gli organizzatori della kermesse internazionale dedicata al mobile hanno voluto individuare fornitori di materiali riciclati, riciclabili per gli spazi comuni, modalità per riutilizzare i rifiuti prodotti, scegliere partners che dedicano una particolare attenzione alla salvaguardia della Terra.
Il Salone del Mobile dal 2022 ha preso parte al Global Compact delle Nazione Unite, il più grande progetto per la sostenibilità del business.
Tra le tendenze di stile per il 2021 troviamo il mermaidcore: dalle conchiglie ai pesci, con tutte le sfumature di blu e bianco, ecco alcuni consigli utili per arredare la vostra casa al mare
Tra le ultime tendenze per la prossima estate in materia di arredamento troviamo lo stile mermaidcore, ovvero un design che ruota tutta attorno alle fantasie marine, piena di stelle, conchiglie e pesciolini tropicali e super colorati. Ecco che utilizzare decorazioni e accessori che richiamano il mare, la sabbia e l’atmosfera estiva diventa la vera regola d’arredo.
I colori dominanti di questo tipo di stile, ovviamente, sono il blu (in tutte le sue sfumature e in tutte le sue accezioni), l’azzurro e il bianco, anche sfumati tra loro.
Ogni declinazione è possibile, ogni abbinamento diventa plausibile.
Il Mare nel tuo Soggiorno
Per decorare il vostro soggiorno in un perfetto stile mermaidcore vi basteranno poche semplici mosse. Innanzitutto via libera a tutte le sfumature del blu e dell’azzurro, che potrete andare a richiamare ad esempio nel rivestimento dei cuscini o, perché no, nel colore delle tende. Super promossi anche i cuscini con conchiglie e fantasie marine.
Via libera anche a complementi d’arredo che richiamino nella forma elementi tipicamente marini: come stelle marine e pesci tropicali, che daranno un tocco di colore e buonumore tutto estivo alla stanza. Non mettete limiti alla vostra immaginazione.
Un letto con le sfumature Blu
Lo stile mermaidcore che può arrivare anche nella vostra camera da letto. Via libera alle sfumature d’azzurro e del blu da usare sulle pareti o per la biancheria da letto. Funzionano molto bene anche lenzuola e coperte piene di pesciolini e conchiglie, soprattutto se state pensando di adottare questa tendenza di design per la cameretta dei bambini.
Porta il mare anche in bagno
Considerando che nel bagno le piastrelle declinate in azzurro sono sempre state un must, lo stile mermaidcore non sarà un problema. Utilizzatelo per gli accessori, per la biancheria del bagno, per i tappeti. In più, per dare un tocco di sapore esotico anche al bagno, optate per dei soprammobili con forme marine.
Bianco e azzurro anche in cucina
Infine, per l’arredo della vostra cucina vi suggeriamo di pensare a una combo di bianco e blu/azzurro. Potreste quindi pensare di compare una bella tovaglia o una tovaglietta a quadretti, da abbinare a dei tovaglioli tono su tono.
È importante concentrarsi sulla scelta dell’illuminazione soprattutto se consideriamo che i lampadari che trasformano la casa con un pò di luce
Oggi è così facile accendere e spegnere i lampadari, che spesso non facciamo caso a quanto siano importanti. Eppure sono i protagonisti silenti delle stanze di casa. Per questo motivo, secondo 2c Arredamenti di Mercogliano è importante concentrarsi sulla scelta dell’illuminazione. Scelte che abbraccino il design e che ci facciano optare per pezzi d’autore capaci di valorizzare l’intera stanza. I lampadari si accendono quando la luce naturale si spegne: ci mettono nella condizione confortevole di vivere anche quando il sole è già sceso dietro i tetti delle case. Ecco alcune delle nostre proposte.
Come scegliere i lampadari?
Questa è una delle domande più frequenti di quando arrediamo casa. Innanzitutto, vista la grandissima offerta del mercato oggi, è importante che i prodotti siano scelti in base allo stile dell’ambiente domestico, ma è significativo valutarne anche il fascio di luce. Un lampadario che illumini bene, in una stanza come potrebbe essere quella della cucina o della sala da pranzo non affatica la vista. Eppure, in certe zone della casa abbiamo bisogno di una luce leggermente più soffusa, così preferiremo lampadari discreti e con un fascio di luce riservato pronto a comunicare l’intimità dell’ambiente.
Negli spazi ampi e aperti è meglio posizionare un lampadario di design a sospensione, di bella presenza, magari grande e ben visibile – che catalizzi in qualche modo l’attenzione sulla sua estetica. I lampadari importanti hanno il potere ma anche il compito di arricchire e riempire le stanze un poco spoglie. Se lo spazio è piccolo e fitto di decorazioni è bene che si scelga un lampadario meno protagonista, che armonizzi con timidezza ed eleganza il design di casa. Anche nel caso di ambienti piccoli, i lampadari a sospensione sono molto indicati.
Il Lampadario a sospensione
I lampadari a sospensione hanno la capacità di impreziosire l’atmosfera intera della casa e di riflettere in chiave contemporanea il significato della luce domestica tradizionale. Per illuminare una stanza piccola, di dimensioni inferiori a 20 metri quadrati e con soffitto alto più di 3 metri, il filo del lampadario può arrivare a misurare anche 80 cm. Ne bastano 50, di centimetri, quando il plafone è invece più basso. Per un ambiente molto più grande, o per stanze con pochi arredi, è preferibile che il lampadario sia “più presente” e che quindi scenda di più – fino al cuore della stanza.
Nelle camere dove il lampadario è necessario a illuminare bene l’ambiente – quindi pensiamo a stanze con poca luce naturale – è bene che il lampadario sia potente e che garantisca circa 1.300-1.400 lumen. Di conseguenza sceglieremo una lampadina forte – se calda o fredda, lo decideremo in base alla stanza.
I lampadari a sospesione, oggi, sono protagonisti delle nostre case e trasformano i soffitti delle stanze in una risorsa di design moderno.
Le uova di pasqua di cioccolato per il 2021 trasformano l’ovale che sorprende grandi e piccini in sculture décor
Prima che con il palato, le uova di Pasqua vanno assaporate con gli occhi. Così noi di 2c arredamenti abbiamo raccolto per voi le più belle di Pasqua 2021. Realizzate da abilissimi chef e pasticceri, impreziosiscono la tavola delle feste a colpi di décor. Trasformando l’ovale della sorpresa per eccellenza in una serie di sculture d’autore, i designer del cioccolato hanno dato corpo e volume a opere edibili che stupiscono con forme audaci, pattern decorativi preziosi e dettagli che stuzzicano la fantasia e il gioco.
L’Uovo di Pasqua 2021 di Con.tro Bistrot
Per Pasqua da Con.tro Bistrot, Andrea Fiori, si è destreggiato nell’arte della pasta madre e delle lievitazioni. Il risultato? Un continuo gioco gustoso tra effetto velluto o metallizzato che si costruisce tra gusci bigusto, pralinati e rocher.
L’Uovo di Pasqua della Pasticceria Dolcemascolo
Spennellato come una tela, l’uovo di Pasqua firmato da Matteo Dolcemascolo della pasticceria di Frosinone Dolcemascolo, è una scultura marmorizzata. Coloratissimo e gustoso, la proposta pasquale del Miglior Pasticcere Emergente d’Italia 2021 per il Gambero Rosso si affianca alle tradizionali colombe, soffici geometrie artigianali realizzate a partire da ingredienti di altissima qualità, lievito madre ed una lavorazione dell’impasto che dura 72 ore prima della cottura.
L’Uovo di Pasqua di Gobino-Zaccardi
L’Uovo Rotto è l’ultima creazione del cioccolatiere Guido Gobino realizzata a quattro mani con lo chef Antonio Zaccardi in collaborazione con il brand FREEJUNGLE che ne ha ideato il packaging. Ispirata all’arte giapponese del Kintsugi, la scultura da mangiare è un concentrato di gusto: il cioccolato Extra Bitter Blend al 70% di cacao aromatici, provenienti dall’Ecuador e dal Venezuela, si mescola infatti allo zucchero italiano restituendo un sapore unico.
L’Uovo di Pasqua 2021 di Marchesi 1824
La Pasqua di Marchesi 1824 si tinge di colori pastello e racconta la bellezza di una primavera leggera e spensierata con un’edizione limitata di uova finemente decorate dal maestro pasticcere Diego Crosara, in grado di dar vita a vere e proprie opere d’arte. Le uova Marchesi 1824 realizzate con ingredienti accuratamente selezionati e impreziosite da decori in ghiaccia reale e pasta di zucchero si trasformano così in mongolfiere fiabesche. Disponibili al cioccolato fondente, al latto o bianco.
L’Uovo di Pasqua di Armani
Guido Gobino crea per Armani/Dolci una collezione di delizie pasquali nel nome della tradizione: uova di cioccolato da 200 grammi che strizzano l’occhio alle collezioni di moda disegnate dalla maison. Il packaging, rivisto nelle delicate sfumature del verde acqua e dell’argento, è ispirato al motivo grafico a rombi della collezione femminile di stagione di Giorgio Armani.
L’Uovo di Pasqua 2021 di Ernst Knam
Dopo il grande successo dello scorso anno, l’uovo Zampe torna nella collezione Pasqua 2021 di Ernst Knam. Realizzato in prelibato cioccolato fondente Perù Pachiza 70%, spruzzato con burro di cacao bianco e decorato con inserti in pasta di zucchero, è un una scultura total white che sembra schiudersi da un momento all’altro. Dalla punta dell’uovo sbucano infatti le zampette di un pulcino. Una goduria per la vista, ma soprattutto per il palato.
La Pasqua della Pasticceria Bompiani
Ex gallerista reinventatosi pasticcere ispirandosi all’arte, Walter Musco trasforma le uova di cioccolato in pura espressione artistica: per celebrare la Pasqua e il decennale della Pasticceria Bompiani, ha inaugurato una mostra dedicata al percepire, al “sentire”, al rendere proprio, all’interiorizzazione estetica. “Aἴσθησις – Percezioni è un modo di ripercorrere tutte le nostre esperienze, fragilità ed influenze degli ultimi dieci anni e rappresentarli con la sensibilità di oggi”.
Le opportunità per poter arredare casa con le pareti bianche sono tantissime: dallo stile naturale fino ai pezzi vintage. Lo sfondo neutro è importante per evidenziare le decorazione personali
Arredare casa con le pareti bianche non è per niente una scelta scontata e noiosa. Le pareti bianche in casa, infatti, spalancano una finestra su un mondo di possibilità. Oltre al fatto che il bianco sta bene con tutto, tende ad aprire visivamente una stanza e a dare all’ambiente una ventata di freschezza grazie alla sua semplicità.
Uno sfondo neutro mette in risalto i nostri arredi. E su cui appare più semplice concepire diverse soluzioni.
Con i giusti accorgimenti, il timore che la scelta del bianco alle pareti restituisca un ambiente freddo o impersonale può essere scongiurato. Ci permette piuttosto di riempire i nostri locali con una decorazione che lascia emergere la nostra personalità.
Arredare casa con le pareti bianche, insomma, è un compito che pesa poco e che può lasciarci la libertà di assecondare il nostro lato creativo. Attraverso la stratificazione di texture, di materiali e accenti di colore con cui ancorare una tonalità così impalpabile e immacolata.
Decori e mobili colorati
Scegliere il bianco per la propria casa non vuol dire rinunciare a tutte le altre tonalità. Anzi il bianco aiuta a non sovraccaricare l’ambiente con tutti i colori che potrebbero entrare nella stanza. I colori possono entrare attraverso i mobili, i tesuti e i quadri. Tutti elementi che trovano sulle pareti candide uno sfondo ideale su cui risaltare.
Si può scegliere una palette oppure puntare su un’unica tonalità, sviluppata attraverso arredi e complementi che punteggiano l’ambiente.
Arredi al naturale
Tra gli abbinamenti più facili da fare in casa ci sono le texture naturali. Un ambiente candido offre un fondale ideale per materiali come il bamboo o il rattan, per fibre grezze e toni neutri. Così la palette si arricchisce di sfumature calde e mentre la luminosità del bianco lascia spazio alla natura senza rinunciare a un look moderno.
Non è un segreto poi che il bianco è uno dei colori preferiti di chi predilige uno stile minimal. Un’estetica che punta al “less is more”, dalla semplicità delle linee a palette poco impegnative.
I dettagli in risalto
Le pareti bianche possono diventare un’opportunità per mettere in risalto qualche oggetto speciale. In casa la scelta di utilizzare un non colore può diventare la cornice migliore per dare un ruolo da protagonista a qualcosa mettere in evidenza: non solo cornici, ma anche vasi e suppellettili vari.
Bianco è classico
Il look minimal restituito da una casa con le pareti bianche può essere sfruttato per uno stile classico, dove il moderno si mescola alla tradizione in un interessante contrasto. Il bianco, infatti, può bilanciare mobili retro più elaborati e che richiamano molta attenzione. Non solo il bianco fa da sfondo neutro per mettere in risalto questi pezzi d’arredo e décor pieni di carattere, ma permette anche di bilanciare l’ambiente un tocco di contemporaneità necessario per non appesantire l’effetto finale.
Ingrandire il soggiorno in quattro mosse è possibile grazie ai consigli di 2C Arredamenti
In ogni casa c’è sempre una stanza che si preferisce rispetto ad altre. Quella in cui si passa la maggior parte del proprio tempo, quella in cui finiamo sempre per un pò di relax! Qualcuno preferisce la cucina, altri lo studio, molti, soprattutto in questo periodo, la camera da letto che è diventata anche palestra/ufficio/ristorante. Ma, quasi per tutti, il soggiorno è comunque uno degli ambienti più importanti di casa. Come ingrandire il soggiorno in sole quattro mosse, seguendo i consigli degli esperti di 2C Arredamenti di Mercogliano è l’obiettivo di questo articolo. Il soggiorno è infatti una zona vitale, ma, se troppo piccolo, proprio per questa sua funzione, potrebbe apparire angusto e privarci del senso di libertà. Vediamo come farlo apparire più grande grazie ai consigli del nostro negozio di arredamento in provincia di Avellino.
Il divano è fondamentale per ingrandire il soggiorno
Quando parliamo di soggiorno, alla nostra mente arrivano due cose immediate: il divano e la televisione. E’ un binomio che non deve assolutamente mancare. La scelta del divano è sicuramente tra le scelte più ardue che si fanno quando si sta allestendo casa. La scelta, chiaramente, è dovuta anche dall’ampiezza della stanza da arredare. Se grande è chiaro che andremo a scegliere un divano molto ampio, magari con una poltrona abbinata. Se piccola, invece, il ragionamento che molti seguono è quello di preferire un divano piccolo, e magari con un paio di poltroncine. A nostro avviso questo è un errore di arredamento, per il semplice fatto che tanti arredi piccoli vanno invece a intasare l’ambiente. La scelta del divano diventa quindi fondamentale per ingrandire il soggiorno. Teniamo in considerazione non solo le dimensioni, ma anche la sua struttura e i suoi colori. Con i divani moderni, retraibili e allungabili è molto più semplice arredare anche un soggiorno piccolo.
Le pareti attrezzate
Un altro trucco è quello di attrezzare le pareti. Una mossa semplice per far sembrare il nostro soggiorno più grande. Che sia una madia in legno oppure una libreria componibile in vetro, questo trucco svolterà completamente l’arredamento della stanza. Attrezzando le pareti non solo recupereremo spazio, ma avremo proprio la sensazione di una stanza più grande e con più luce.
Un tappeto grande per un soggiorno più grande
Anni fa, quando pensavamo di arredare la nostra sala, oltre ai citati divano e televisore, non poteva mancare il tappeto. Abitudine che si è quasi persa con le ultime generazioni, che preferiscono stili più moderni. Ma, attenzione che un tappeto di notevoli dimensioni e, magari con tonalità chiare, ci darà la sensazione di spazio aperto e di avere un soggiorno più grande.
Questi sono i consigli di 2C Arredamenti di Mercogliano per ingrandire il soggiorno. Ne approfittiamo per suggerire la lettura di approfondimento dell’articolo su come arredare e cambiare l’aspetto del nostro bagno.
Oggi, più che mai, il Design italiano è donna: Così 2cArredamenti per la festa della donna ha raccolto le più importanti 10 donne del design
Per la Festa della Donna 2carredamenti di Mercogliano vuole ricordarvi che anche il design, come ogni ambito della vita, non può fare a meno del talento femminile.
Per celebrare la festa abbiamo deciso di presentarvi quelle che secondo noi sono le 10 donne del design più rappresentative nel panorama italiano contemporaneo. Sono giovani, emergenti, eppure già affermate.
Queste 10 donne designer sono bravissime designer, libere nel genio e nella creatività, orgoglio per tutti noi che le seguiamo nelle creazioni e nella creatività.
Ilaria Innocenti
Nel 2013 l’avevamo definita “una delle giovani leve da scoprire e da seguire”, e avevamo ragione. Classe 1983, Ilaria è milanese d’adozione ma emiliana d’origine. Nel 2010 debutta al Fuorisalone e fonda il brand Ilaria.i, con cui sperimenta il suo inconfondibile stile decorativo tra porcellane, terracotta e tessuti.
Illustra il suo lavoro come “il risultato è una collezione di oggetti che combinano tecniche artigianali, disegni a mano libera, texture e suggestioni”. Oggi collabora con diverse realtà aziendali italiane. Al Salone del mobile 2018 presenterà la collezione di sedute Chemise, progettata per My Home Collection insieme a Giorgio Laboratore con cui ha fondato lo Studio Li-do.
Serena Confalonieri
Classe 1980, si definisce “colorata, fantasiosa e fresca”. Il suo giovane talento si esprime in vivaci lavori tra il product e il graphic design, con particolare attenzione ai tessuti. Nel 2013 debutta alla Milano Design Week con “Flamingo rug”, un tappeto trapuntato a mano per Nodus.
Menzione speciale 2014 ai Young&Design Awards e vincitrice nel 2016 del German Design Awards, Serena collabora ormai con aziende nazionali e straniere: noi l’avevamo citata a proposito delle tendenze del 2018, per i suoi vasi Masai con le frange. Ultimamente ha creato interessanti grafiche per Porro (Porro Fabrics).
Elena Salmistraro
Per presentare questa Designer basta dire che nel 2017 è stata nominata “ambasciatrice del design italiano nel mondo” e che ha vinto il premio “Miglior designer emergente” all’ultimo Salone del mobile. La sua è una creatività vulcanica, tesa nella continua ricerca di un incontro tra arte e design e del linguaggio espressivo dei singoli oggetti.
I suoi lavori, come i vasi Primates per Bosa, sono evocativi e poetici. Dopo la laurea al Politecnico di Milano, nel 2009 Elena ha aperto il proprio studio insieme all’architetto Angelo Stoli. Da allora a collaborato con notissime aziende (tra cui Alessi, Bosa, Seletti, De Castelli) e gallerie d’arte (Camp Design Gallery e DamArte).
Sara Ferrari
Se date uno sguardo al suo sito internet troverete uno slogan che vi farà capire molto di lei: “Sara è una persona, prima che una designer. E le piace investigare il significato delle cose”.
Nel 2009 ha aperto a Londra lo studio Sara Ferrari Design, che l’ha lanciata verso una carriera già ricca di premi come il RED DOT Design Award nel 2015 per la stufa MIA: un progetto emozionante, per riportare il calore del camino nelle case. Ha vinto molti altri premi, e insegnato in grandi università tra cui la Delft University of Technology e il Politecnico di Milano.
Chiara Andreatti
Tra le designer selezionate dal nostro Showroom di arredamento in provincia di Avellino troviamo anche il suo nome. Andreatti descrive il suo lavoro come “una continua ricerca estetica” per unire la cultura artigianale con il design e le esigenze industriali.
Dopo gli studi a Milano, presso lo IED e la Domus Academy, Chiara ha collaborato con Raffaella Mangiarotti, Renato Montagner e con lo studio Lissoni Associati dal 2006. Ma anche, come freelance, con aziende come Atipico, Glas Italia, Non Sans Raison, CCtapis, Covo, Reflex, Casamilano e Armani Jeans.
Francesca Lanzavecchia
Francesca Lanzavecchia è di Pavia, classe 1983, ma nel 2009 fonda con Hunn Wai lo studio italo-singaporiano Lanzavecchia + Wai. Il loro motto è: “essere designer significa essere al contempo ricercatori, ingegneri, artigiani e narratori”. Insieme si sono formati alla Design Academy di Eindhoven e sono interessati al rapporto tra oggetti, corpo e anima.
Il loro lavoro spazia da edizioni limitate per gallerie e musei, a prodotti di massa per grandi aziende, a commissioni speciali per marchi come Alcantara, Samsonite, Mercedes Benz, AgustaWestland. Hanno partecipato a triennali, saloni e festival. Con la collezione di piastrelle in gres porcellanato Transition, per Mirage, si sono aggiudicati nel “Red Dot Award Product Design 2016”.
Maddalena Casadei
Emiliana classe ’76 ma con il cuore a Milano. Ha studiato architettura a Ferrara e Design presso la Domus Academy. La sua vera scuola, come ci raccontò in un’intervista, è stata la collaborazione con James Irvine dal 2004 al 2012: “a lui devo molto anche umanamente. Etica e rapporto umano come chiave di un buon progetto”. Si occupa di design del prodotto, scenografia, allestimenti e direzione artistica. Al Salone del mobile 2018 – ci aveva annunciato – vedremo i frutti della sua attività in proprio, aperta a maggio 2017.
Giorgia Zanellato
Nel 2013 ha fondato con Daniele Bortotto il brand Zanellato/Bortotto.
Ha messo la sua creatività al servizio di marchi come Moroso (la collezione di sedute con tavolini La serenissima) Atipico, Rubelli, Petite Friture e la Galleria Luisa Delle Piane. Ha esposto progetti al Triennale Design Museum e in altre importanti fiere come Maison & Objet, Miami Art Basel, London Design Festival, MUDAM.
Alessandra Baldereschi
Con uno stile raffinato e poetico, questa designer milanese classe ’75 si occupa di tutto: sedute, arredi, illuminazione, mobili per bambini. Dopo il master in Industrial Design alla Domus Academy di Milano, nel 2001 parte alla volta del Giappone dove sviluppa progetti per la tavola in ceramica.
Tornata in Italia, collabora con molte aziende tra cui Swatch Bijoux, Fabbian Illuminazione, Seletti, Skitsch. Molti i successi, le esposizioni, i progetti, tra cui ricordiamo la serie sperimentale Bosco di sedute e tappeti prodotti con foglie e muschi naturali, e la poltrona Soufflè selezionata nel 2007 per Milano Made in Design a Pechino e Shangai.
Federica Biasi
Ricordate il suo tappeto Óm, ispirato a una notte trascorsa in Marocco? All’ultimo Maison&Objet Federica è stata scelta da Andrea Branzi per il progetto Rising Talents Awards. E’ giovanissima, classe 1989, ma è già art director per Mingardo e consulente creativo per Fratelli Guzzini. Afferma di credere fermamente nella forza dell’artigianato. Si vedano, ad esempio, le sue ciotole “My Fusion”.
Eleganti e sicure: la nuova collezione Lago arreda le abitazioni del domani
Prodotti “pret a porter” e sistemi modulari per la creazione di progetti sartoriali: si apre il sipario sulla nuova collezione LAGO 2020/21 pensata per riprogettare le abitazioni del domani.
Fondata nel 1976 da Giuseppe Lago, l’azienda veneta, le cui radici risalgono alla fine dell’Ottocento, progetta e realizza arredamenti “Made in Italy”, proponendo mobili dal design modulare, adatti non solo a tutte le aree della casa, ma anche a luoghi destinati alla collettività, come hotel, ristoranti, negozi e spazi di lavoro.
Le nuove proposte Lago rendono unici ed esclusivi tutti gli ambienti della tua abitazione con una infinita serie di proposte declinate secondo le tue priorità e il tuo modo di vivere la casa. Un’empatia che solo lo stile Lago riesce a creare in ogni angolo del tuo vivere quotidiano.
Grazie all’estrema modularità di pareti attrezzate, madie, librerie e divani, la collezione Living permette infinite soluzioni capaci di abbinarsi e integrarsi con il tuo stile di vita, per rendere caldo e accogliente uno spazio centrale delle tue giornate.
Per la zona notte spazio a materiali innovativi e soluzioni salubri con l’obiettivo di rendere la camera un ambiente vivibile e di qualità. Letti sospesi, armadi modulari e comodini dal design essenziale sono i punti di forza di una proposta che punta a regalarti sogni sicuri e confortevoli.
Per la zona lavoro, diventata centrale nell’epoca dello smart working e della didattica a distanza (Dad), Lago punta su una gamma di arredi flessibili con cui poter lavorare e studiare in tutte le aree della casa. La collezione Home Office propone scrivanie, librerie e idee salvaspazio per dare vita al proprio ufficio domestico su misura.
L’area dei ragazzi sarà smart e leggera, caratterizzata da soluzioni snelle e dinamiche che accompagnano il percorso di vita di bambini e ragazzi. Le soluzioni di arredo sono state studiate e progettate per durare nel tempo ed adattarsi alle diverse età. Dal gioco allo studio, l’arredo Lago cresce con i tuoi figli.
I colori e l’arredamento in un percorso condiviso dalle emozioni semplici e avvolgenti. Nasce così ColorSphere®, la mappa cromatica di Poltrona Frau che diventa strumento di progettazione, pensato per il mondo dell’architettura e dell’interior design. ColorSphere® immagina mondi distinti ma connessi, dove i colori diventano elemento che distingue e caratterizza e, allo stesso tempo, unisce in una sinfonia di stile ed eleganza che rende unico da sempre il marchio Poltrona Frau.
In una società che viaggia a velocità supersonica e ha bisogno di spazi versatili e in continua evoluzione, mobili e oggetti, e i loro colori, non possono essere più monomaterici e statici, ma devono completarsi tra loro, caratterizzando ogni spazio.
Il colore è sempre stato nel DNA di Poltrona Frau che, già dal 1912, affiancava al tono naturale della pelle tinte come il rosso, il verde muschio o il blu oltremare. Negli anni, l’azienda ha mantenuto un’attenzione particolare per questo aspetto, cercando costantemente di estendere la gamma cromatica e di innovare i processi di preparazione e lavorazione della pelle.
Per immaginare e dare vita a ColorSphere®, Poltrona Frau si è avvalsa della consulenza di Giulio Ridolfo, cromatologo e textile designer di fama internazionale. Partendo dalla poderosa memoria storica dell’azienda, si è cercato di attualizzare la gamma dei colori, mettendola in sintonia con le nuove esigenze. Nessuna rincorsa a mode e tendenze, ma solo massima attenzione alla qualità, lavorando sulla naturalezza della pelle e la luminosità e l’intensità del colore.
ColorSphere® è composto da 7 famiglie principali ordinate secondo una logica cromatica digradante di toni e sottotoni: Into the Black (grigi e neri), Milky Way (bianchi), Foundation (cipria e beige), Tierras (marroni), Red Memories (rossi), Winter Garden (blu e verdi) e, infine, Back in Town che segue un’ispirazione cromatica metropolitana e internazionale.
A loro volta questi insiemi comprendono 14 sotto-gruppi, per un totale di 73 colori. Del catalogo Poltrona Frau sono state mantenute 26 tonalità storiche, alle quali ne sono state aggiunte 47 nuove. La scelta è ampia: si va da tinte forti a sofisticate scale cromatiche di inter-toni molto leggeri o, al contrario, molto vividi.
Tutte le tonalità sono state attentamente calibrate per poter essere facilmente coordinate con le altre: ogni famiglia può vivere di luce propria o abbinarsi con altri gruppi, secondo il gusto personale e lo spazio da arredare.